Il 17 marzo in Irlanda (e in tutte le parti del mondo dove ci sia anche un solo irlandese) si festeggia San Patrizio. Un giorno importantissimo per quel popolo e, per questa ragione, si invadono le strade con fiumi di birra e indumenti dalle spiccate tinte verdi.
La storia del patrono d’Irlanda parte da lontano. Patrizio fu infatti il principale artefice della diffusione della religione cristiana nell’isola. Il suo vero nome è Maewyin Succat e, strano ma vero, era di origini scozzesi. All’età di sedici anni fu rapito, in circostanze non del tutto chiare, da alcuni pirati irlandesi e successivamente si ritrovò a essere venduto come schiavo al re, dominatore dei territori del Nord Irlanda e di parte della Scozia, Dalriada.
In questa sua non felice esperienza il giovane Maewyn imparò la lingua gaelica e subì il fascino della religione celtica. Furono sei lungi anni quelli trascorsi in prigione quando, stanco della sua condizione di carcerato, riuscì a fuggire conquistando il ritorno a casa. Tornato nella sua terra di origine decise di abbracciare la fede cristiana diventando un fervente predicatore. Da questo momento comincia la sua ascesa religiosa, diventa diacono e adotta il nome latino Patrizio. Successivamente iniziò la carriera sacerdotale conseguendo la carica di vescovo.
Da sacerdote Papa Celestino I gli suggerì di tornare nei luoghi dove era stato prigioniero e di portarci la parola di Dio. Un compito complicato che Patrizio, però, decise di svolgere in modo impeccabile. In Irlanda, infatti, diffuse su larga scala gli insegnamenti del vangelo e fu il pioniere di quello che oggi è riconosciuto come cristianesimo irlandese.
Patrizio morì nel 461 d.C., ma la sua fama rimase eterna. Continuarono, infatti, a circolare storie e leggende che resero questa figura importantissima non solo per la religione, ma per l’intera cultura irlandese. Venne proclamato Santo e il suo mito è ricordato, principalmente, per due episodi. Il primo riguarda il fatto che Patrizio solitamente pregava dentro una profonda grotta sull’isola di Lough Derg dalla quale, secondo la credenza, si accedeva alle porte del paradiso. In età medievale quindi si divulgò la storia del “Pozzo di san Patrizio“: un luogo magico dove nascondevano inesauribili ricchezze. Il secondo episodio invece è riferito alla credenza che vuole l’Irlanda un paese senza serpenti. Secondo la tradizione ciò è dovuto a San Patrizio che fece cadere una campana da una montagna e il fragore generato fu talmente grande da scacciare in mare tutti i rettili striscianti dell’isola.
Il 17 marzo è, quindi, San Patrizio. In questa data è morta questa incredibile e leggendaria figura. Un giorno, quindi, per ricordarlo, commemorarlo e soprattutto festeggiarlo. In Irlanda e in tutte le nazioni a forte presenza irlandese si organizzano parate, gli avventori hanno la tradizione di indossare indumenti di colore verde (il colore nazionale). Inoltre si beve molta birra, da sempre la bevanda tipica di quella nazione. In Italia anche si festeggia questo giorno, magari non nelle piazze. Più semplicemente in un pub, magari proprio come il nostro.
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